Cianciana, inaugurato il pannello in ceramica commemorativo

Cianciana (gc). Svoltasi ieri sera, all’insegna della sobria eleganza, ed affollata come le consueta manifestazioni organizzate, la cerimonia d’inaugurazione del pannello in ceramica, opera del Maestro Petruzzella, donato dal Rotary Club di Bivona-Montagna delle Rose-Magazzolo. Il pannello è stato posto accanto la porta d’ingresso della Biblioteca comunale, intitolata a Paolo Borsellino, sita nel complesso cittadino che ospita anche il centro sociale.

La sobrietà l’ha fatto da padrona, con diversi ospiti che, a vario titolo, hanno significato spaccati e momenti di vita passati a fianco di Paolo Borsellino o che, in qualche modo, ne sono venuti a diretto contatto, anche non fisico.

Padrone di casa il prof. Giannone, presidente pro-tempore del locale club del Rotary. Un saluto è stato proferito anche dal Sindaco di Cianciana, dott. Sanzeri e, a rotazione, il governatore eletto Rotary (2014/2015) avv. Vaccaro, il rappresentate della Prefettura di Agrigento, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Cammarata, il comandante della Stazione dei Carabinieri del tempo della zona territoriale di Via D’Amelio e, infine, della dott.sa Vella, magistrato.

Il filo conduttore della cerimonia è stata la legalità, in tutte le sue forme, dal banale gesto quotidiano, alle più complicate situazioni. Il ricordo delle stragi, i morti ammazzati che, è stato sottolineato, non sono solamente quelli noti e conosciuti, ma tutti quelli che stati coinvolti ed anche loro sono morti, e non dunque ricordati con la semplice dizione di “scorte” ma elencati con nomi e cognomi. Educare alla legalità, avere rispetto delle regole: questi gli strumenti per poter concretamente sconfiggere la criminalità, anche quella organizzata.

Per un disguido, non ha preso parola chi, a diverso titolo, è stato coinvolto indirettamente nella lotta alla mafia ed alla criminalità organizzata, ma che oggi, quale semplice Cittadino della Repubblica Italiana, continua un impegno iniziato da altri. È il caso di Giuseppe Ciminnisi, figlio di vittima innocente di mafia (strage di San Giovanni Gemini, 29/09/1981), od anche di Nico Miraglia, figlio di Accursio, morto ammazzato il 4/01/1947, sempre dalla mafia.

Con l’intervento di questi ultimi, presenti in sala, si sarebbe data compiutezza al significato della lotta alla mafia, che vede protagonisti non solo chi la combatte per dovere istituzionale – magistrati, forze dell’ordine -, ma anche da chi s’impegna e continua un’azione ideale e morale, iniziata dai propri genitori.

Giovanni Cutino

Giovanni Cutino

Dott. Commercialista

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.