“Condivido pienamente le parole della Borsellino: per Palermo occorre un patto con la società che bypassi la concezione tradizionale della politica”. Il capogruppo degli autonomisti all’Ars commenta così il dibattito sulle amministrative di Palermo e le parole di Rita Borsellino.
“Rita Borsellino, che ha accettato alcune settimane orsono la proposta avanzatale da Bersani per un impegno diretto a Palermo, ha fatto oggi un ragionamento alto, col rischio di non essere compresa dalla base politica in Sicilia. Certamente occorre pensare a nuove formule che esaltino la libertà individuale. E’ tempo di pensare, e di elaborare nuovi progetti per questa città i cui guasti dovuti alla malapolitica sono sotto gli occhi di tutti. Ma per fare ciò serve una alleanza progettuale sulla base della fiducia reciproca. Bene fa dunque Rita Borsellino a ribadire il primato della società, ma certamente non è pensabile una assunzione di responsabilità amministrativa sganciata dai riferimenti politici ed istituzionali. I numeri sono l’esercizio della democrazia e della politica. Un Comune stesso fonda la propria democrazia sul consiglio comunale, espressione della società che vota liberamente. Penso dunque ad un patto sociale aperto, libero pregiudizialmente da muraglie culturali ed ideologiche che – piuttosto che difendere – isolano.
Il Terzo Polo deve avanzare, ancor più alla luce del dibattito, una propria candidatura, alla quale non ha rinunciato, come annunciato e mai smentito, una proposta che aggreghi e non escluda, un patto aperto a tutte le forze politiche, con un programma di discontinuità”. “Il Terzo Polo sta costruendo, a livello nazionale, e non in modo solitario, una alternativa, sperimentata anzitempo in Sicilia, con l’intento di proiettare questo modello sugli Enti Locali e sostenere il futuro ed il rilancio di quelle grandi realtà – come Palermo – piagate da anni di malgoverno ma non ancora rassegnate al declino”.
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