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Cronaca della settimana in pillole VII – di Angelo Ruoppolo

Scritto da il 28 Nov 2011/ 23:15. Letto 1.325 volte. Registrato sotto Agrigento, Cammarata, Catania, Cattolica Eraclea, Favara, In evidenza, Lampedusa, Licata, Racalmuto, Sciacca. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

19 novembre, incidente a Cammarata, nelle campagne, in contrada Balatella, dove Carmelo Narisi Varsalona, 16 anni, di San Giovanni Gemini, studente all’ Istituto professionale Ipia del paese, intento a raccogliere le olive in un appezzamento di terreno di amici, e’ morto schiacciato da un autocarro che, forse perche’ parcheggiato in discesa, e con i freni difettosi, e’ scivolato giu’ fino a travolgere il ragazzo che non si e’ accorto del mezzo. Carmelo Narisi Varsalona e’ morto durante il trasporto all’ ospedale di Caltanissetta. Indagano i Carabinieri.

19 novembre, “allo stato non vi sono elementi oggettivi da cui desumere che gli investimenti costituiscano il frutto di attivita’ illecita”. Ecco la motivazione che ha indotto i giudici della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Agrigento, presieduta da Ottavio Mosti, a rigettare la richiesta della Dda di Palermo del sequestro dei beni di Antonino Vaccaro, 75 anni, di Favara, condannato in due gradi di giudizio a 9 anni e 4 mesi di reclusione per associazione mafiosa nell’ ambito dell’ inchiesta antimafia cosiddetta “Camaleonte”. L’istanza sara’ rivalutata in contraddittorio il prossimo 17 gennaio. Antonino Vaccaro e’ difeso dagli avvocati Giuseppe Barba e Diego Galluzzo. Nel mirino del richiesto sequestro vi sono 4 terreni e un fondo agricolo tra Agrigento, Favara, Naro e Racalmuto. I beni sono intestati allo stesso Vaccaro e alla moglie.

19 novembre, ad Agrigento, nel centro storico, in via San Michele, i poliziotti della Squadra Volanti hanno arrestato Mihai Gasida, 35 anni, originario della Romania, accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni, violenza e resistenza a Pubblico ufficiale. L’ uomo, in un appartamento, ha picchiato la moglie, sorpresa in stato di shock, e poi si e’ scagliato contro i poliziotti, che si sono precipitati sul posto allarmati da alcuni residenti. La donna e’ stata soccorsa in Ospedale, al San Giovanni di Dio. Gasida e’ recluso al “Petrusa”.

20 novembre, a Favara, in via Belgio, un incendio ha bruciato l’ automobile, un’ Audi Q7, del consigliere comunale del Movimento per le Autonomie, Salvatore Lupo, primo eletto con 396 voti, presidente della Commissione Attivita’ produttive, odontotecnico, e coordinatore di alcune cooperative sociali a Favara e Licata. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e i Carabinieri. Indagini in corso.

20 novembre, a Lampedusa, ignoti hanno incendiato una bombola di gas propano all’ interno di un camper di proprieta’ di Cono Cucina, dipendente comunale, addetto alla Protezione civile di Lampedusa. Il tempestivo intervento dei Vigili del fuoco ha scongiurato danni piu’ gravi alle case adiacenti. Indagano i Carabinieri.

21 novembre, i poliziotti della Squadra mobile di Agrigento, agli ordini di Alfonso Iadevaia, su ordine della Procura di Agrigento, hanno arrestato Mario Gebbia, 34 anni, e Giovanni Vernengo, 37 anni, entrambi di Palermo, perche’ sarebbero 2 dei 3 banditi che lo scorso 10 giugno hanno rapinato la gioielleria ” Meli ” a Palma di Montechiaro. I rapinatori, fingendosi clienti, sono entrati nel negozio e, minacciando la proprietaria con una pistola, hanno rubato oro e gioielli per un valore di circa 680 mila euro. Indagini sono in corso per identificare il terzo complice.

21 novembre, la Corte d’Appello di Palermo ha assolto l’ex sindaco di Porto Empedocle e adesso Consigliere provinciale di Agrigento, Orazio Guarraci, accusato di essere stato l’ autore di un volantino diffamatorio, diffuso pubblicamente, a danno dell’ex sindaco di Porto Empedocle, Paolo Ferrara, e della sua famiglia. Guarraci, in primo grado, e’ stato condannato a 3 mesi di reclusione dal Tribunale di Agrigento il 29 aprile del 2008. Orazio Guarraci e’ difeso dall’ avvocato Francesco Gibilaro. Il difensore di Paolo Ferrara, parte civile, l’avvocato Giuseppe Arnone, annuncia ricorso in Cassazione.

21 novembre, i carabinieri della Compagnia di Licata, agli ordini di Massimo Amato, hanno arrestato Giuseppe Cambiano, 28 anni, di Licata, impiegato, accusato di estorsione allorche’, con minacce, avrebbe costretto un commerciante a consegnargli 300 euro in contanti. La vittima dell’ estorsione lo ha denunciato, e i carabinieri, dopo aver monitorato le fasi di consegna del denaro, hanno trattenuto Cambiano sorpreso in possesso di 4 banconote da 50 euro opportunamente contrassegnate prima della consegna.

21 novembre, i poliziotti del Commissariato di Palma di Montechiaro, agli ordini di Angelo Cavaleri, hanno arrestato Rosario Incardona, 32 anni, di Palma di Montechiaro, inseguito da un ordine di carcerazione emesso dalla Corte d’Appello di Palermo. Rosario Incardona scontera’ la pena residua relativa ad una condanna per tentato omicidio allorche’ il 13 maggio del 2004 avrebbe sparato 8 colpi di pistola contro l’automobile di Vincenzo Bonfanti, 54 anni, di Palma di Montechiaro, che si salvo’ dalla traiettoria dei proiettili. Il movente dell’ agguato sarebbe stato legato a motivi passionali.

21 novembre, all’ aeroporto di Catania e’ stato arrestato Giuseppe Mule’, 44 anni, di Palma di Montechiaro, sorpreso in procinto di imbarcarsi su un volo diretto a Dusseldorf, in Germania. Gli agenti si sono insospettiti perche’ Mule’ si e’ mostrato alquanto nervoso. Il palmese e’ stato controllato e si e’ scoperto che lo scorso 3 novembre e’ stato condannato a scontare una pena di 6 mesi di reclusione ai domiciliari per avere violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale. Mule’, pertanto, e’ stato tradotto presso la propria abitazione a Palma di Montechiaro.

21 novembre, ennesima rapina a danno di supermercati a Favara. Un bandito armato di pistola e con il volto travisato da un casco, e’ entrato dentro il supermercato “Ard Discount”, in piazza Angelo Giglia, intesa anche piazza “Giarritella”. Il malvivente ha puntato la pistola contro l’addetto alla cassa, ed ha arraffato circa 700 euro. Poi e’ fuggito a bordo di una moto. Indagano i carabinieri. Si tratta della 16esima rapina del genere a Favara dal gennaio scorso, ed e’ la quarta a danno dello stesso supermercato “Ard Discount”, rapinato sempre con piu’ o meno le stesse modalita’.

22 novembre, i carabinieri della stazione di Naro hanno arrestato Ioan Tofan, 31 anni, originario della Romania, bracciante agricolo, accusato di violenza sessuale e rapina. A seguito di una denuncia presentata da una ragazza romena, i militari hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di Tofan, che la sera di sabato scorso e’ entrato forzosamente nell’abitazione di una coppia di coniugi romeni, e dopo aver picchiato il marito, riducendolo privo di sensi, ha abusato sessualmente della donna. Poi e’ fuggito, rubando il telefono cellulare della coppia.

22 novembre, il Tribunale di Palermo ha assolto il gia’ capo di Cosa nostra agrigentina, Giuseppe Falsone, accusato di tentativo di estorsione a danno degli imprenditori Giovanni Lupo e Vito Lo Scrudato, di San Giovanni Gemini. Secondo gli inquirenti, nel 2007, a Palermo, i due sono stati vittime di estorsioni, e una percentuale delle somme da loro consegnate sarebbe stata destinata a Falsone, che avrebbe agito in concorso con Bernardo Provenzano e Nino Rotolo, gia’ condannati in abbreviato. Falsone e’ stato difeso dall’ avvocato Giovanni Castronovo il quale ha sostenuto la mancanza della sussistenza di condotte penalmente rilevanti da parte di Falsone. In requisitoria, lo scorso 27 settembre, il Pubblico ministero ha invocato la condanna di Falsone a 7 anni di reclusione.

22 novembre, ad Agrigento, a Porta di Ponte, un violento litigio tra due giovani tunisini e’ culminato in accoltellamento. L’ extracomunitario, ferito al collo, e’ stato soccorso in Ospedale. La polizia ha denunciato per lesioni gravi l’ accoltellatore.

23 novembre, a Cattolica Eraclea i carabinieri hanno arrestato un ragazzino di 16 anni perche’ sorpreso in possesso di 178 grammi di hashish nascosti nelle mutande. Il cattolicese e’ detenuto al carcere Malaspina di Palermo.

23 novembre, al Palazzo di giustizia di Agrigento, a conclusione della requisitoria, il Pubblico ministero, Luca Sciarretta, ha invocato la condanna a 9 anni di reclusione a carico di Santa Mulone, 59 anni, di Cattolica Eraclea, imputata di rapina aggravata e lesioni personali aggravate allorche’, il 20 marzo del 2010, in servizio come badante, avrebbe colpito alla testa la sua assistita, Anna Fasulo, 83 anni, anche lei di Cattolica, e le avrebbe rubato denaro per 30mila euro. L’anziana pensionata e’ poi deceduta il successivo 16 aprile.

23 novembre, al Tribunale di Agrigento, al processo preliminare cosiddetto “ Sorgente ”, ConfIndustria Agrigento, tramite l’avvocato Giuseppe Scozzari, ha annunciato che intende costituirsi Parte civile contro l’ex sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto, accusato di tentata concussione, allorche’ avrebbe esercitato delle pressioni sull’amministratore delegato di Girgenti Acque, Giuseppe Giuffrida, per ottenere dei benefici in cambio della cessione degli impianti idrici del suo paese.

24 novembre, il sostituto procuratore di Agrigento, Matteo Delpini, ha iscritto nel registro degli indagati due persone nell’ ambito dell’ inchiesta sulla morte di Carmelo Narisi Varsalona, 16 anni, di San Giovanni Gemini, morto sabato 19 novembre travolto da un furgone nelle campagne di Cammarata. I due indagati sono il proprietario e il conducente del mezzo. Per entrambi l’ipotesi di reato contestata e’ omicidio colposo. Il proprietario, che e’ un imprenditore, e’ indagato solo perche’ il furgone e’ privo di revisione. La Procura ha inoltre incaricato un consulente specializzato in ingegneria meccanica per effettuare una perizia sul furgone che ha investito il ragazzo al fine di accertare la causa per la quale il mezzo si e’ azionato da solo.

24 novembre, il Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Valerio D’Andria, ha rinviato a giudizio gli agrigentini Nicolo’ Sodano, 50 anni, Salvatore Sodano, 47 anni, e Calogero Sodano, 51 anni, imputati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso in scritture private e minacce. L’inchiesta e’ frutto di alcune denuncie da parte dei soci della Societa’ cooperativa Kaos 97. Piu’ nel dettaglio, i fratelli Sodano, tra l’altro, nelle istanze di finanziamento pubblico, avrebbero allegato false dichiarazioni di ultimazione dei lavori del complesso alberghiero, fatture false e bilanci falsi per trarre in errore la Propiter e il Ministero dell’Ambiente, tentando cosi’ di incassare quasi 1 milione di euro.

24 novembre, al Tribunale di Sciacca, il Pubblico Ministero, Alessandro Moffa, a conclusione della requisitoria, ha invocato la condanna ad 1 anno e 8 mesi di reclusione a carico di Accursio Pumilia, 80 anni, di Sciacca, accusato di violenza sessuale allorche’ avrebbe palpeggiato una donna di 45 anni nelle parti intime. Nel gennaio del 2008, l’anziano avrebbe cercato di approfittare della donna usando il pretesto di mostrarle i lavori di ristrutturazione di un appartamento in via De Gasperi. Pumilia ha sempre negato ogni addebito, proclamandosi innocente. La sentenza e’ attesa il 14 dicembre.

24 novembre, ad Agrigento, in contrada San Benedetto, nella zona industriale, i ladri hanno imperversato in un deposito di camion e mezzi meccanici utilizzati per i lavori di raddoppio della 640. Hanno riempito 13 taniche contenenti 35 litri di gasolio ciascuna. Poi pero’ sono fuggiti senza caricarle, forse perche’ allarmati da un imprevisto.

24 novembre, ad Agrigento, a San Leone, frazione balneare della citta’, un bandito, travisato con un passamontagna e armato di pistola, ha rapinato la farmacia in Viale Viareggio. Il bottino ammonta a circa 500 euro. Prima di fuggire, il malvivente ha esploso due colpi di pistola contro la vetrata del locale a scopo intimidatorio. Indagini in corso.

24 novembre, a Favara, in via Sant’ Angelo, un bandito travisato con un casco integrale e armato di pistola, ha minacciato il cassiere e ha rapinato 300 euro circa al supermercato Pam. Lo stesso supermercato ha gia’ subito altre due rapine, il 14 marzo, e il 20 settembre scorsi.

25 novembre, i carabinieri della stazione di Palma di Montechiaro hanno arrestato Gerlando Moncada, 57 anni, di Palma di Montechiaro, per evasione dagli arresti domiciliari. Moncada e’ stato sorpreso a bordo di una piccola imbarcazione nel porticciolo di Marina di Palma, ed e’ stato subito ammanettato dai militari.

25 novembre, i carabinieri di  Joppolo Giancaxio hanno arrestato Rosario Giglione, 47 anni, di Joppolo. Giglione scontera’ 6 mesi di reclusione ai domiciliari perche’ ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia.

25 novembre, la Corte d’ Appello di Palermo ha inflitto 2 anni di carcere a Giuseppe Capizzi, 45 anni, di Ribera, in continuazione con una precedente condanna a 8 anni, definitivi nell’ ambito dell’ inchiesta antimafia cosiddetta “Welcome Back”, e 5 anni al fratello, Carmelo Capizzi, 43 anni, accusati di estorsione a danno dell’imprenditore, Giuseppe Grigoli, di Castelvetrano. La somma, 75mila euro, sarebbe stata estorta dai Capizzi per l’ insediamento a Ribera di un supermercato della catena Despar, di cui e’ stato titolare Giuseppe Grigoli, presunto prestanome del boss latitante, Matteo Messina Denaro.

25 novembre, su richiesta della Procura di Sciacca, il Tribunale ha ordinato la sospensione per 2 mesi dalla carica di dirigente scolastico nei confronti di Evelina Maffey, responsabile della scuola elementare ” Sant’ Agostino “, indagata per maltrattamenti nel luogo di lavoro. La Procura e’ impegnata a riscontrati presunti episodi di ” mobbing “, computi dalla donna a danno del personale amministrativo e del corpo insegnanti della scuola. Il provvedimento cautelare dell’interdizione dall’ufficio e’ stato richiesto dal Sostituto procuratore Lucio Vaira, ed e’ stato accolto dal Giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Miceli.

26 novembre, controllo straordinario del territorio della Polizia di Agrigento, su iniziativa del questore, Giuseppe Bisogno, contro l’escalation micro – criminale in citta’. Posti di blocco ovunque e interventi a tappeto, dalla notte fino all’ alba. Impegnati oltre 150 agenti della squadra Mobile, sezione Volanti, Polstrada, Polizia amministrativa, reparto Anticrimine di Palermo, e con due cani antidroga. Identificate 247 persone. 171 autoveicoli controllati. 12 perquisizioni. 5 esercizi pubblici controllati. 24 contravvenzioni per violazione al Codice della Strada. 5 veicoli sequestrati e 2 documenti ritirati. Sequestrati 4,5 grammi di hashish e 3 denunciati. Serrati anche i controlli a rispetto della normativa sull’ immigrazione clandestina.

26 novembre, la Procura di Agrigento ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a due persone di Palma di Montechiaro e ad un carabiniere originario di Catanzaro, gia’ in servizio alla stazione di Palma di Montechiaro e adesso sospeso. I tre sono accusati di tentata rapina aggravata allorche’ il carabiniere, insieme ai due palmesi, F.B, 26 anni, e C.B, 35 anni, avrebbero tentato di entrare nella casa ad Aragona di un uomo deceduto da tempo, alla ricerca di armi e altri oggetti personali. I 3 furono sorpresi da un romeno, ed uno dei 3 avrebbe afferrato uno dei fucili ad aria compressa in casa sparando un colpo contro il romeno costringendolo a fuggire.

(News di Angelo Ruoppolo)

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