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D’Agostino (Mpa): evviva la storia della Sicilia a scuola

Scritto da Redazione il 16 Set 2011/ 15:30. Letto 717 volte. Registrato sotto Cronache, In evidenza, Politica, Sicilia. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

Nei programmi scolastici ci sarà adesso anche la storia della Sicilia. “Ci riscopriremo italiani migliori – scrive in un comunicato il deputato regionale Nicola D’Agostino del MPA – se sapremo essere veri siciliani, nel senso di conoscere finalmente la verità su tante pagine di storia ed apprezzare di più tanta letteratura relegata ad un rango di minorità del tutto ingiustamente“.
D’Agostino condivide appieno i contenuti della circolare, a firma congiunta della dott.ssa Altomonte dell’Ufficio Regionale Scolastico e dell’assessore Centorrino, con la quale troverà applicazione la Legge sull’insegnamento della Storia, della Letteratura e del Patrimonio linguistico siciliano. “La circolare – spiega il deputato – consente ora a tutte le scuole della Regione di inserire le nuove discipline all’interno delle offerte formative dei singoli istituti. Chiederemo a dirigenti e docenti di iniziare gradualmente e sperimentalmente, integrando le materie tradizionali; forniremo tutto l’ausilio necessario in termini di testi, contenuti ed esperienze amministrative ed intellettuali“. Secondo D’Agostino, la legge, in applicazione delle riforme Moratti e Gelmini, è a costo zero, innovativa in tutta Italia, rivoluzionaria per la Sicilia “perché consente di approfondire la nostra Storia e valorizzare il nostro patrimonio culturale e linguistico. Le nuove generazioni – continua – avranno l’opportunità di confrontare la tradizionale storiografia che poco e male scrive della Sicilia con i nuovi scenari che i docenti sapranno offrire“.
Nicola D’Agostino, nel ringraziare l’Assemblea Regionale Siciliana che ha votato la legge all’unanimità, il presidente della Commissione Cultura Lentini per avere cofirmato e appoggiato l’iniziativa ed il Presidente della Regione Lombardo, è convinto che in un paio di anni la legge potrà essere applicata con obbligatorietà in tutte le scuole, dopo un necessario periodo di rodaggio ma anche di approfondimenti e di dibattiti, in particolar modo con i docenti che saranno chiamati ad applicarla: “la loro professionalità ed il loro entusiasmo – conclude – saranno gli elementi fondamentali perché la Legge possa esplicare i suoi effetti nel migliore dei modi“.

URL breve: http://sicanianews.altervista.org/?p=7090

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