Si è svolta ieri pomeriggio la seconda lezione del corso di formazione rivolto agli imprenditori agricoli, per l’ammissione al colloquio per il rilascio dell’autorizzazione all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari classificati come molto tossici (T+), tossici (T), nocivi (Xn) e irritanti (Xi).
Il corso è organizzato dalla Soat (Unità operativa di Delia dell’Assessorato regionale delle Risorse Agricole e Alimentari, diretta da Calogero Lunetta), e si terrà nell’aula consiliare del comune di di Delia. Il corso, iniziato mercoledì scorso, prevede altri due incontri che si terranno il 19 e 26 ottobre.
Il corso sarà tenuto da Claudio Guarneri, funzionario direttivo della Soat di Delia, e Mario Virone, responsabile Igiene pubblica del presidio sanitario di Delia, che tratteranno, il primo, di tutta la materia tecnica riguardante i fitosanitari (uso e manipolazione dei prodotti fitosanitari, metodi di difesa fitosanitaria, tossicità e classi di pericolosità), mentre il secondo tratterà degli effetti sulla salute e responsabilità, sintomi da intossicazione da fitosanitari, cenni di pronto soccorso, i dispositivi di protezione individuali.
“Sono soddisfatto di questa meritoria iniziativa della Soat di Delia il cui obiettivo è duplice – ha detto l’assessore all’Agricoltura, Tommaso Mancuso – ; da un lato si vuole tutelare la salute degli operatori agricoli in campagna e dall’altro tutelare il consumatore, che così avrà sulla tavola dei prodotti più sicuri perchè provenienti da un processo produttivo che fa riferimento a precisi standard normativi”.
“Si tratta per gli agricoltori di impegnarsi a rispettare le cosiddette norme di “condizionalità” per la propria azienda agricola – ha detto da parte sua Claudio Guarneri – per mantenere i terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali con criteri di gestione obbligatoria (Cgo), e mira anche a fornire le nozioni per la compilazione del “quaderno di campagna”, dove vengono registrate tutte le operazioni che l’imprenditore agricolo esegue in campo (dosi, principi attivi, date degli interventi)”.
Dal canto suo Maria Grazia Castiglione, funzionario direttivo Soat, ha aggiunto: “l’amministrazione regionale si stà adoperando con la collaborazione dell’Università di Palermo per far sì che il “quaderno di campagna” possa diventare a breve, grazie al supporto informatico digitale, uno strumento da utilizzare ai fini della tracciabilità e rintracciabilità, non solo per gli addetti ai lavori ma anche per i consumatori, che avranno così la possibilità, dopo che il sistema sarà operativo, di controllare su Internet, collegandosi al portale della Regione Siciliana, e inserendo il codice dei prodotti acquistati, i dati di produzione (azienda agricola, trattamenti effettuati)”.
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