Scritto da Claudia e Valentina
il 30 Gen 2011/ 00:57. Letto 1.002 volte.
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Gennaio-Febbraio: è questo uno dei periodi più pesanti per gli universitari che si trovano alle prese con “infinite” pagine, poco tempo e troppe cose da imparare. A viverlo con maggiore ansia sono le cosiddette matricole. Per loro è ancora tutto nuovo e di fronte ad esami, aule grandi, lunghi corridoi affollatissimi, lezioni ed orari di studio da gestire autonomamente si trovano legittimamente disorientati.
Il passaggio dalla scuola superiore all’università per molti è un periodo critico: si passa ad un carico di studio maggiore, a nuove modalità di relazione con i docenti e soprattutto alla sperimentazione dell’autonomia per chi è costretto a lasciare l’ambiente rassicurante della famiglia per confrontarsi con una nuova realtà e nuove persone (colleghi, coinquilini). Ma non preoccupatevi: più o meno tutti coloro che frequentano il primo anno sono nelle stesse condizioni, per cui saranno portati ad accettare di buon grado qualsiasi approccio interpersonale nella speranza di creare anche loro dei contatti e di mettere in comune le proprie conoscenze ed i propri timori. La rete amicale, dunque, cambia, si fanno nuove amicizie e si modificano le relazioni preesistenti, poiché la maggior parte dei vecchi amici cominciano a sperimentare percorsi di vita differenti (scelgono percorsi di studio/lavoro o città diverse).
Ogni cambiamento nella vita richiede un adattamento e un impegno che con il tempo consentiranno di superare le difficoltà iniziali e godere delle opportunità che tale esperienza offre. Buona parte delle preoccupazioni, infatti, sono destinate a scomparire rapidamente non appena si ha la possibilità di conoscere il nuovo ambiente, le strutture e le risorse presenti, nonché le regole di questa nuova realtà. Anche le insicurezze collegate alla preparazione personale si attenuano notevolmente dopo aver avuto la possibilità di sostenere i primi esami.
Cari lettori, ma soprattutto care matricole, con questo articolo abbiamo voluto attenzionare una fase della vita ricca di cambiamenti con l’intenzione di rendervi consapevoli di quanto sia importante affrontarla in maniera adeguata.
Il segreto per vivere al meglio l’esperienza universitaria sta nel riconoscerla come un’opportunità di crescita non solo culturale, ma anche personale e relazionale; dunque, fate del vostro meglio per raggiungere l’obiettivo che vi siete posti, ma non dimenticate di lasciare spazio anche agli aspetti “meno didattici” del mondo universitario: uno dei maggiori rammarichi dei laureati che si guardano indietro è proprio quello di non avere vissuto pienamente la vita universitaria.
A voi che vi state preparando agli esami … un grosso in bocca al lupo!!! Per andare oltre le parole abbiamo messo “sotto esame” Calogero Montalbano, universitario di Calamonaci, che attraverso una breve intervista racconterà la sua esperienza.
URL breve: http://sicanianews.altervista.org/?p=2785
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