È appena trascorso il periodo delle festività natalizie, durante il quale le famiglie si sono riunite in una calda atmosfera di serenità e di gioco, lasciando fuori di casa gli affanni della vita quotidiana. Tra un pasto e l’altro, il tavolo ricco di bontà da gustare spesso ha lasciato spazio a carte e monetine, trasformandosi in un tavolo da gioco. Il tappeto verde ha sostituito la tovaglia rossa e tutti, dai più piccoli ai più anziani, si sono muniti di spiccioli tintinnanti. Se in molti casi si tratta di giochi semplici e spensierati, in cui al massimo si scommettono pochi euro, in altri i piatti si gonfiano a dismisura, la tensione sale e il gioco perde il suo carattere ludico e socializzante.
C’è, addirittura, chi mette a repentaglio la propria situazione finanziaria compromettendo seriamente la qualità della propria vita. Si passa da una fase in cui il gioco è solo un passatempo ad una in cui il soggetto perde il controllo e spesso anche grosse somme di denaro; nonostante ciò continua a giocare rincorrendo la vincita, scommettendo somme sempre più alte e promettendo a se stesso di non giocare più non appena verranno ricompensate le perdite subite. Il motivo che spinge a ricercare compulsivamente il gioco è lo stato di euforia ed eccitazione generato dalla rischiosità del gioco stesso; come dice un personaggio di Dostoevskij “… la cosa principale è il gioco medesimo, giuro che non è la brama di vincere del denaro, sebbene ne abbia un bisogno grandissimo (…) provavo soltanto un piacere incredibile dovuto al successo, alla vittoria, al potere.” È in questi casi che si parla di vero e proprio gioco d’azzardo: si può arrivare ad una condizione di dipendenza in cui il soggetto è totalmente assorbito dal gioco e ha bisogno di scommettere quantità crescenti di denaro per raggiungere l’eccitazione desiderata. È necessario, quindi, adottare un comportamento di gioco responsabile in cui a vincere sia solo l’aspetto ludico e socializzante e non quello problematico.
Cari lettori con questo breve articolo abbiamo cercato di portare la vostra attenzione su un aspetto sociale che si ripropone ogni anno soprattutto nel periodo delle festività, rompendo quell’atmosfera di serenità che è tipica del Natale, per cercare di contribuire alla diffusione di una cultura di gioco responsabile e di divertimento senza rischi… in barba ad una befana che speriamo il prossimo anno con sé porti via solo le feste!
Dott.ssa Claudia La Barbera Psicologa
Dott.ssa Valentina Marchetta Psicologa
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