Dal punto di vista della comunicazione visiva, il Sindaco Carmelo Pace pecca un po’ di dilettantismo. La scelta del colore arancione, infatti, rischia di innescare un effetto non voluto nell’immaginario dell’elettore cittadino, al quale può sfuggire, al momento del voto, un po’ per assuefazione, un po’ per distrazione, l’abbinamento scelto tra l’arancione ed il colore delle nostre pregiate arance coltivate a Ribera.
Il mosaico della comunicazione visiva del Sindaco Pace è stato e continua ad essere costruito, giorno dopo giorno, con il colore dominante dell’arancione, con il quale sono state tinteggiate la città di Ribera e la sfilza di iniziative festaiole pensate per ammaliare un pubblico riberese che deve la sua fortuna proprio alle arance, quindi al loro colore, che è arancione. Si vuol forse lasciare intendere, sul piano della comunicazione persuasiva e subliminale, di cui certo il Sindaco Pace non è l’unico regista, che l’arancione sia il colore della bellezza e della ricchezza economica?
L’arancione, che è il risultato della mescolanza dei colori rosso e giallo, ha dei significati ben precisi dal punto di vista psicologico: è legato all’energia fisica e mentale, all’attività, alla creatività; inoltre stimola il movimento, l’indipendenza e la fiducia in se stessi, liberando dalle paure, dalle frustrazioni, dalle inibizioni e dai condizionamenti, ed è efficace in caso di depressione. “La scelta dell’arancione indica il bisogno di ricerca di esperienze intense. Il rosso è la forza fisica-amore e il giallo la saggezza-conoscenza che, uniti nell’arancione, esprimono questa combinazione di caratteristiche”.
Ma l’arancione è anche uno dei colori istituzionali di Forza del Sud, il partito politico italiano ispirato al meridionalismo e fondato dal politico siciliano Gianfranco Micciché. Per questo motivo non vorrei che la comunicazione visiva finora attuata dall’amministrazione Pace seppur finalizzata a scopi di promozione turistica e del territorio, finisca poi per avere l’effetto non voluto di favorire un partito politico ben preciso, il cui colore dominante è proprio quello arancione.
Ricordiamo che le cravatte sono segni di appartenenza inequivocabili per alcuni partiti politici italiani, come la Lega Nord (con la scelta della cravatta di colore rigorosamente verde) oppure Forza del Sud. Ed i dipendenti comunali che fanno?
Alcuni dipendenti maschi, ad esempio, si solo allineati al colore dominate dell’arancione, indossando una cravatta chiassosa di colore arancione, per denotare il proprio senso di appartenenza alla città di Ribera, ovviamente. In verità anche il Sindaco Pace è solito indossare nelle sue pubbliche apparizioni una cravatta di colore arancione, come in occasione della premiazione di mercoledì 8 giugno presso l’Aula consiliare dell’Istituto Comprensivo “Vincenzo Navarro”, vincitore del IV Concorso Nazionale di Musica “Marco dall’Aquila”. Il Sindaco indossava allora una cravatta di colore arancione, dalla tonalità un po’ più chiara a dire il vero.
Eppure ad indossare la cravatta di colore arancione, nelle loro pubbliche apparizioni, come nelle foto scelte per caratterizzare dal punto di vista del colore e dell’appartenenza politica il sito internet di Forza del Sud ed i loro blog personali, sono sia Gianfranco Micciché, sia Michele Cimino. Lo stesso colore che campeggia, guarda caso, sullo sfondo del blog personale dell’on. Michele Cimino. Il colore arancione è anche la U in bella evidenza scritta tra le le due lettere S e D, a comporre il nome identificativo di Forza del Sud. Forza del Sud è rappresentato all’Assemblea regionale siciliana dall’on. Michele Cimino, mentre a Ribera è Carmelo Territo il principale esponente.
Ricordiamo che il Sindaco Carmelo Pace ha caldamente suggerito ai pubblici esercizi di Ribera, come a quelli ubicati sul lungomare di Seccagrande, di privilegiare, nelle scelte d’acquisto di tende da sole, quelle di colore arancione. In suo comunicato stampa natalizio il Sindaco dichiarava: “Tanti alberi di Natale e i tappeti arancioni davanti alle attività commerciali addobbati tutti dello stesso colore, senza dubbio, contribuiranno a raggiungere l’obiettivo di rendere la nostra Ribera quanto più accogliente e natalizia possibile”. Anche le palle di Natale 2010 erano di colore arancione. Che ci sia un accordo tacito tra Forza del Sud e Carmelo Pace? Come spiegare se no il fascino del Sindaco Pace per l’arancione, colore che sembra avere invaso anche le pagine di tanta stampa locale, oltre che le pareti della scala di acceso del Palazzo di Città. Che la mente dei cittadini elettori capisca anche il senso di queste iniziative e la bellezza di tutti i colori dell’arcobaleno.
Davide Cufalo
esperto di comunicazione
Articolo pubblicato sul n. 1070 del 19 giugno 2011 del settimanale “Momenti di vita locale”.
URL breve: http://sicanianews.altervista.org/?p=5436
Lunga vita all’Amministrazione Comunale “Monopartitica-Arangione-Bolscevica” che oggi vive in “Pace”. Meno fortunati furono gli ucraini che ricorderanno la “Rivoluzione Arancione” per le speranze che ha generato, ma anche per le mancate promesse ed il lungo periodo di paralisi politica ed istituzionale. Il messaggio a color arancia non sempre trova fortuna, infatti la “coalizione arancione” restò al potere per un breve periodo. Julija Tymošenko, una delle anime della rivoluzione arancione, è stata costretta a dimettersi dalla carica di primo ministro per dissidi con altri membri dell’Esecutivo e con il Presidente Juščenko. Tali dissensi o contrasti segnarono l’inizio della fine dell’esperienza arancione!
La comunicazione in salsa arancione ha avuto anche in Italia degli illustri esempi vincenti, come Giuliano Pisapia il neo-eletto Sindaco di Milano sostenuto da una coalizione di centro-sinistra. Il nostro Pisapia è probabile che si sia ispirato alla comunicazione paciana incentrando tutta la sua campagna elettorale sull’arancio, così come è plausibile ritenere che Carmelo Pace, tirato com’è per la giacchetta dallo zio on. Giuseppe Ruvolo e dal compagno alla provincia Mariano Ragusa, alla fine rompa gli ormeggi e decida di passare all’altra sponda, diventando l’alfiere del centro-sinistra riberese. Dall’UDC Pace passerebbe a SEL e PD, vista l’ambiguità del rapporto con i componenti locali del Pid con i quali non ha ancora saldato il debito di riconoscenza, nominando nella sua Giunta almeno un assessore di questo partito come gli è stato richiesto. Troppo lucido Pace per operare adesso una scelta coraggiosa di campo: è evidente che aspetta il momento opportuno per autoproclamarsi deputato regionale col supporto dei suoi 10mila voti ottenuti alle ultime amministrative.