E’ stata pubblicata all’albo pretorio on-line del Comune di Ribera la graduatoria per il conferimento di incarico di rilevatore per il 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni con riserva a personale dipendente.
Pubblichiamo l’elenco dei 17 dipendenti selezionati, con relativo punteggio:
1) Acquisto Nicolò, pt. 6
2) Catalanotto Francesco, pt. 5
3) Cortese Nicolò, pt. 1
4) De Cicco Lillo, pt. 6
5) Di Leo Pippo, pt. 4
6) Di Leo Stefano, pt. 2,5
7) Di Santo Silvana, pt. 5
8- Giarratano Paolina, pt. 1
9) Greco Domenica, pt. 2
10) Licata Antonietta, pt. 1
11) Sarullo Calogero, pt. 1
12) Simonaro Calogero, pt. 7
13) Smeraglia Calogero, pt. 3
14) Spallino Salvatore, pt. 1
15) Terranova Calogera, pt. 5
16) Tortorici Alfonso, pt. 1
17) Zimbardo Marco, pt. 2
Come giudicate la scelta del Comune di Ribera di affidare l'incarico di rilevatore a 17 dipendenti interni per il 15° Censimento della popolazione?
Totale Votanti: 65
* Questo sondaggio d'opinione non ha alcuna finalità statistica.
URL breve: http://sicanianews.altervista.org/?p=6408
A sbagliare, questa volta, è stata l’ISTAT.
Le norme per il reclutamento sono state da questa definite, ecco perchè in tutti i comuni si è data la priorità ai loro dipendenti. Sbagliato.
In un periodo del genere, qualche piccolo introito avrebbe giovato molti giovani o qualcun altro (non stipendiato..)con qualche difficoltàdi tipo economico.
Per un lavoro del genere (parlo per esperienze pregresse), non c`è certo bisogno dei dipendenti comunali, persi nel loro lassismo e, ahimè, talvolta anche nella loro incompetenza e difficoltà nello stare al passo con i tempi.
Solo un esempio: nel mio comune il candidato (non dipendente comunale) con il punteggio piu’ alto tra i 90 presentanti domanda, arriva alla posizione utile n. 10, scavalcato anche da candidati con punti n. 0. Laurea, esperienze pregresse con ISTAT , ricerche e pubblicazioni in ambito statistico, certificati ECDL ,non bastano a superare un DIPENDENTE COMUNALE con il solo titolo della licenzia media. Per di piu’ con la sicurezza di un accredito ogni santo mese sul suo conto corrente, da impiegato pubblico.
Ma la colpa, ripeto, non è stata di nessuno, se non dell’ISTAT, stavolta miope.