Pubblichiamo la Lettera del prof. Giuseppe Puma che denuncia la barbara uccisione di animali ospitati nel “Parco Domestico” della Villa Comunale di Ribera e lo stato di abbandono di alcune sue aree.
“Il custode della Villa Comunale, di recente, entrando nella Villa, si è trovato dinanzi ad una scena raccapricciante: nel recinto del piccolo zoo popolare giacevano “ammazzati” : due pavoni, una colomba e una decina di galline.
La rete e le porte del recinto erano state sfondate. Questa mattina due operai del Comune di nome “Angelo” sono all’opera per riparare quanto disfatto dai malviventi e per migliorare di molto la struttura. Per quanto riguarda il cibo gli animali possono dirsi soddisfatti: in ore determinate viene portato loro e del cibo e dell’acqua per dissetarsi.
Mi hanno detto di avere ottenuto il “ codice aziendale” per la tenuta degli animali e riferito che il Comune quanto prima immetterà nel recinto detto “Parco Domestico” altre decine di animali che faranno felici sia i bambini che gli adulti. Chi passeggia nei viali può ogni tanto può sentire il canto del gallo, l’unico del pollaio che si è salvato. Ogni sera, quando si chiudono i portoni d’ingresso, tanti soggetti poco raccomandabili penetrano nella Villa “per ubriacarsi e per drogarsi”, secondo quanto scrive il prof. Giuseppe Puma, il quale avvalora la sua ipotesi in tale modo: “Questa mattina il custode mi ha fatto vedere numerose siringhe ed aghi sparsi per terra e delle bottiglie vuote di birra. Sino a quando la Villa non è dotata di una recinzione completa e sicura tutto ciò che c’è all’interno, aiuole, Zoo Domestico, Parco Giochi ed il Museo stesso sono a rischi continui di furti, di brutali uccisioni di animali e di disfacimenti di aiuole e di piante” – conclude Puma.
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