Seconda e ultima giornata di studi sabato mattina nell’ex convento San Francesco del “Primo convegno di archeologia di Sciacca. Incontro di studi preistorici in memoria di Santo Tinè”.L’evento culturale è promosso e organizzato dal Comune di Sciacca, Biblioteca Comunale, e dalla Regione Siciliana, assessorato Beni Culturali con la partecipazione numerosi studiosi e ricercatori di fama internazionale e i migliori studiosi siciliana di preistoria.
I lavori del convegno sono stati aperti venerdì 18 novembre con una dotta prolusione dello studioso, storico ed ex sovrintendente di Agrigento Ernesto De Miro su “Sciacca, terra di prodigi”. Ernesto De Miro ha elogiato “l’esemplare” collaborazione tra Comune di Sciacca e Sovrintendenza nel concretizzare quest’importante iniziativa, per poi parlare della sua “archeologia della nostalgia”, da quando si insediò alla sovrintendenza di Agrigento, con particolare riferimento alle scoperte delle grotte vaporose di Monte Kronio, al ritrovamento della statuetta del Melkart, al fenomeno eruttivo che diede origine all’isola che non c’è: l’isola Ferdinandea.
A introdurre l’inizio dei lavori delle due giornate di studio, il sindaco Vito Bono, il sovrintendente dei Beni Culturali e Ambientali di Agrigento Pietro Meli, il direttore della Biblioteca comunale Giovanni Tagliavia.
“A Sciacca stiamo assistendo – dice il sindaco Vito Bono – a una inversione di tendenza nel fare cultura. Il convegno sull’archeologia, dall’altissimo profilo scientifico, ne è la riprova. L’Amministrazione comunale è impegnata sotto questo aspetto, nell’ambito di una programmazione generale. Proprio l’altro giorno, ricordo, è stata firmata un’intesa con la Regione Siciliana per l’istituzione nella nostra città del primo museo regionale. C’è un modo nuovo di relazionarsi con la cultura e mi complimento con chi, negli ultimi anni, ha portato avanti iniziative di notevole spessore. Cito ad esempio lo Sciacca Film Fest, il Letterando in Fest, il Premio ‘Licata’. Appuntamenti divenuti ormai una realtà consolidata. Con il convegno sull’archeologia, nutriamo gli stessi ambiziosi propositi. L’obiettivo è istituzionalizzare, con il sostegno convinto di enti e di privati, un’iniziativa molto importante per cercare di fare veramente di Sciacca la Cernobbio della storia e della cultura. Facendo ciò, daremo seguito all’auspicio degli operatori culturali della città a cui rivolgo il mio ringraziamento per l’apporto di idee e di passione. Operatori qualificati, figli di Sciacca, che sanno cosa vuol dire cultura e sanno produrre cultura”.
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