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A Sciacca un nuovo caso: le biomasse. Una vecchia distilleria nella filiera della Moncada Energy. E non mancano le polemiche.

Scritto da il 19 Ott 2011/ 18:40. Letto 2.006 volte. Registrato sotto In evidenza, Sciacca. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

Salvatore Moncada (Moncada Energy) ha comprato la Kronion, una megadistilleria fondata a Sciacca nei primi anni ’80 dalle vecchie cantine della zona, che si riunirono in un consorzio. Una struttura che il tempo avrebbe rivelato essere oggettivamente sovradimensionata, che negli anni ha prodotto tonnellate e tonnellate di vinacce, accatastando milioni e milioni di litri di distillato, anche quando il mercato non ne aveva necessità (ma lo Stato, in compenso, pagava). Tanto distillato è passato sotto i ponti, e nell’impianto dove anche un produttore di vino importante come Miceli anni fa imbottigliava alcune sue etichette, l’usura ha cominciato a mettere in pericolo i muri. Tra incrostazioni e crepe gli intonaci hanno cominciato a soffrire. Moncada ha dunque rilevato l’impianto, preparando un progetto di ampliamento dell’impianto enologico. Obiettivo: continuare con il programma di distillazione. Ma come? Altro distillato? E a chi lo vende? In realtà si è poi appreso che non è l’alcol (o almeno non solo la produzione di alcol) il risultato d’impresa a cui mira Moncada. Lui vuole produrre vinacce. Vinacce su vinacce. Sì, perché le vinacce sono biomasse. E sono le biomasse quelle che Moncada vuole. In grande quantità (si parla di almeno 450 mila tonnellate). E pur di raggiungere questo obiettivo pare che l’imprenditore abbia già formalizzato accordi specifici con gli agricoltori per coltivare, su almeno tremila ettari di terreni, sorgo zuccherino, pianta i cui residui sono utilizzabili (anche questi) come biomassa. Il tutto in un progetto di ampliamento dell’impianto di distillazione. Sì, perché è di ampliamento che si parla nel progetto presentato al Comune. Tanto da far escludere al sindaco Vito Bono “tassativamente” (parole sue) che a Sciacca possa nascere un impianto a biomasse. “Ma il sindaco conosce o no il progetto di Moncada”? A domandarselo sono stati i consiglieri comunali del Pdl e l’associazione “L’Altra Sciacca”. Che indicano nel sito internet della Moncada Energy alcuni riferimenti nettissimi alla “filiera delle biomasse”, che renderà la distilleria Kronion uno dei punti di riferimento dell’attività dell’impresa. Le biomasse che non si produrranno direttamente sui terreni di Sciacca saranno integrate con un’altra pianta proveniente dal Mozambico. Un aspetto che ha preoccupato il deputato nazionale “Resposabile” Giuseppe Ruvolo: “non vorrei che si trattasse di una pianta velenosa”, ha detto. Moncada ha smentito: “macché velenosa, Ruvolo si informi meglio”. Ma la polemica nel frattempo si è intensificata, e adesso riguarda l’utilizzo della Kronion nel suo complesso. C’è chi sospetta che a Sciacca si voglia realizzare una vera e propria centrale a biomasse. “Smentisco, non abbiamo intenzione di fare niente di più di quello che la Kronion ha sempre fatto”, ha spiegato lo stesso Moncada in un’intervista telefonica rilasciata ad un’emittente televisiva locale. Un modo per sbugiardare chiunque parli di presunta trasformazione della distilleria in una centrale che brucerà biomasse. “No, alla Kronion nessuna combustione”, ha garantito Moncada. Eppure a Sciacca non si parla d’altro. Anche perché gli ambientalisti hanno già alzato le antenne. E anche perché è lo stesso sito della Moncada Energy a spiegare che “lo stabilimento ha un avanzato sistema di trattamento reflui con sistema di biodigestione anaerobica, in grado di produrre biogas utile all’alimentazione di un gruppo elettrogeno per la produzione di energia”. Un gruppo elettrogeno di 2 Megawatt. Quelli dell’associazione “L’Altra Sciacca” si domandano: “cos’è questa se non una centrale a biomasse?” Ma Moncada contrattacca: “io voglio realizzare cinque chilometri di tubazioni fognarie che raggiungano il depuratore comunale (ancora non entrato in funzione) e smaltire i reflui prodotti dalla Kronion”. Un modo per precisare che lui (Moncada) all’ambiente ci sta attento. E’ bastato questo impegno al Comune per dire sì all’iniziativa. Ma a qualcuno non basta. Come si alimenta il gruppo elettrogeno senza combustione? Moncada e i suoi tecnici dicono che è possibile. Insomma: un altro caso (l’ennesimo) è scoppiato. Ma sono sempre di più quelli che si domandano se sia giusto dire sempre no a tutto quello che viene proposto sul territorio.
Massimo D’Antoni

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