Firmato l’accordo di collaborazione tra l’Agenzia delle Entrate e la Regione Siciliana per la gestione del credito d’imposta, istituito lo scorso anno ma ancora senza operatività, diretto ad incentivare i nuovi investimenti e la crescita dimensionale delle imprese sul territorio siciliano. Le imprese interessate al provvedimento, dal quale sono esclusi i privati cittadini, debbono operare nei seguenti settori: attività estrattive, manifatturiere, turismo, servizi legati all’information-technology, agroalimentare concernente la trasformazione dei prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacultura.
La firma della convenzione è stata accompagnata da un decreto approvativo dell’assessorato all’Economia che determina che entro 4 mesi Sogei fornirà la piattaforma informatica necessaria. Il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, e l’assessore dell’Economia della Regione siciliana, Gaetano Armao, hanno così dato ufficialmente inizio alle procedure che porteranno ad attivare entro i primi di marzo 2011 questo importante strumento finanziario.
In breve ed in sintesi, il credito d’imposta rappresenta una “quota dell’investimento”, variabile tra il 40% ed il 60%, nei casi più comuni del nostro profondo sud, che sarà possibile compensare in F24 (ovvero, utilizzare per pagare imposte e tasse ed anche contributi). Volgarmente, potremmo dire che l’investimento effettuato è “costato” tra il 40% ed il 60% di quanto speso (ma relativo al solo imponibile! Le percentuali sono indicative in quanto concorrono diversi parametri nel determinare, quali la dimensione aziendale, il settore, la crescita dimensionale).
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