L’area verde che circonda la diga San Giovanni di Naro versa in uno stato di assoluto abbandono ed incuria. Nella boscaglia, che circonda il lago, infatti, si contano ormai a decine le bottiglie di vetro, le lattine di vario genere, cartacce in ogni dove, ma anche materiali più consistenti, tra i quali spicca un vecchio frigorifero arrugginito messo ad “ammorbidirsi” in acqua. E tutto questo fermandosi ai primi 50 metri di un area che misura circa 10 km e che circonda l’intero invaso.
La diga San Giovanni, come si ricorda, venne costruita tra il 1969 e il 1981 sul fiume Naro.Oggi è utilizzata per lo più a fini di irrigazione, ma la boscaglia di eucaliptus e pini che la circonda la rende un posto dove la natura ha un posto predominante, favorendovi anche la pratica di diversi sport oltre al canottaggio, quali pesca, mountain bike, corsa campestre e, per gli amanti dell’arte venatoria, anche caccia, essendo un area abitata da conigli e anatre selvatiche. Peccato che però l’area è ridotta ad un vero e proprio immondezzaio.
Il 19 maggio scorso, nel lago, si sono svolti i campionati siciliani di canottaggio e per l’occasione ovviamente la zona venne ripulita. Poi, come detto, abbandonata a se stessa.
Il lago è in primo luogo dei naresi che lo potrebbero utilizzare per mille attività, dal pic-nic domenicale ai diversi sport praticabili all interno; Insomma si tratta di un patrimonio che tutti dovrebbero contribuire a mantenere in ottimo stato.
Sergio Barone
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